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UNGA75: Libia; Di Maio, pieno sostegno a soluzione della crisi attraverso il dialogo politico

ROMA/NEW YORK, 5 OTTOBRE – Pieno sostegno dell’Italia a una soluzione della crisi in Libia attraverso il dialogo politico. Lo ha ribadito il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio, nel suo intervento oggi in videoconferenza alla riunione ministeriale di alto livello sulla Libia, co-organizzata dal Segretariato Generale Onu e dalla Germania a margine della 75esima sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

La riunione, che è stata aperta dall’intervento del Segretario Generale dell’ONU Antonio Guterres seguito da quello del Ministro tedesco Heiko Maas, ha visto la partecipazione dei rappresentanti degli Stati membri e associati del cosiddetto formato di Berlino, delle Organizzazioni regionali che ne sono parte e dei Paesi confinanti della Libia.

Durante il suo discorso, il Ministro Di Maio ha sottolineato l’importanza degli impegni assunti nella Conferenza di Berlino e ha reiterato il pieno sostegno italiano per una soluzione politica complessiva della crisi libica attraverso il dialogo politico intra-libico, nel quadro dell’azione centrale delle Nazioni Unite, e ha auspicato che i progressi in ambito istituzionale e politico ottenuti nei colloqui di Montreux in Svizzera ed in quelli in corso a Bouznika, in Marocco possano consolidarsi nel prossimo incontro del Forum di Dialogo Politico Libico.

Sulla scorta dei recenti colloqui di Hurghada tra rappresentanti militari e di sicurezza del GAN e dell’LNA, il Ministro Di Maio ha evidenziato altresì l’esigenza del riavvio dei negoziati diretti in seno al Comitato Militare Congiunto 5 + 5 per concludere un accordo sul cessate il fuoco e istituire una zona demilitarizzata a Sirte e Joufra e della ripresa, senza limiti temporali, della produzione e dell’esportazione petrolifera in tutto il territorio libico. Infine, il titolare della Farnesina ha ribadito la necessità di una completa cessazione delle interferenze esterne nel conflitto e del sostegno militare alle parti libiche. (@OnuItalia)

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