GINEVRA, 26 GIUGNO – L’OMS ha lanciato un nuovo allarme esprimendo preoccupazione per aumento dei casi di Covid-19 in Europa, dove fino alla scorsa settimana i dati sembravano indicare una tendenza alla diminuzione dei contagi. “La scorsa settimana, l’Europa ha visto un aumento del numero dei casi settimanali” di Covid-19″ per la prima volta da mesi”, ha allertato il direttore della sezione europea dell’Oms, Hans Kluge, nel corso di una conferenza stampa . “Trenta paesi hanno visto un aumento del numero di
Quanto al resto del mondo restano molto preoccupanti i dati che provengono dall’India, dal Sudamerica – in particolare dal Brasile – e dagli Stati Uniti.
Intanto il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus, in collegamento con la commissione Envi del Parlamento Europeo a Bruxelles, ha detto che, “sperando che ci sia un vaccino, la stima è che potremmo averne uno entro un anno. Se si accelera, potrebbe” arrivare anche “in meno tempo, un paio di mesi” in meno. “E’ difficile – precisa il dg – dire che è sicuro che avremo un vaccino: non abbiamo mai avuto un vaccino per un coronavirus. Quando verrà scoperto, sperando che venga scoperto, sarà il primo. Ma molti scienziati ci stanno lavorando e abbiamo oltre 100 candidati. Quattro sono in prima linea e un candidato è in stato molto avanzato”, conclude.
Nel frattempo, avverte l’Organizzazione mondiale della sanità, non si deve abbassare la guardia. “Anche se la trasmissione” del coronavirus Sars-Cov-2 “è molto diminuita nella maggior parte dei Paesi Ue, il virus circola ancora ed è ancora letale. E la maggior parte delle persone sono ancora suscettibili di ammalarsi. Non è tempo di abbassare la guardia”.