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COVID-19: Sereni a meeting Onu, “diritti donne al centro piani ripresa”

ROMA/NEW YORK, 6 GIUGNO – “”Diritti delle donne, ruolo nel mercato del lavoro, servizi alle famiglie, promozione delle leadership femminili: sono una priorità dei piani per la ripresa dopo il COVID-19 e anche temi centrali per Presidenza italiana del G20″. Lo ha detto la Vice Ministra degli Esteri Marina Sereni, intervenendo al Meeting online sul ruolo delle donne nella lotta alla pandemia, co-organizzato dalla Rappresentanza italiana alle Nazioni Unite insieme alle Rappresentanze di alcuni altri Paesi e aperta dalla Vice Segretaria Generale Amina Mohammed.

Questa crisi ha colpito duramente le donne ma ha anche dimostrato la loro grande forza, a partire dal ruolo fondamentale che hanno rivestito in prima linea tra gli operatori sanitari in tutto il mondo”, ha detto la Vice Ministra. E d’altro canto, per effetto del lockdown, si è registrato un drammatico aumento degli episodi di violenza domestica e abusi contro le donne: “Dobbiamo sapere che, con Covid-19, esiste il chiaro rischio di assistere a un serio passo indietro nelle condizioni di vita delle donne e nella parità di genere”.
La difesa e la promozione dei diritti fondamentali delle donne devono essere al centro di tutti gli sforzi per combattere il virus, ha detto la Sereni: “Partecipazione delle donne al mercato del lavoro, nuovi servizi alle famiglie, promozione dei ruoli di leadership femminile nell’economia e nella società devono essere priorità dei piani di ripresa, da costruire con il pieno coinvolgimento delle donne nel processo decisionale”.
L’Italia – ha spiegato la Sereni – è da tempo impegnata a prevenire la violenza e a promuovere i diritti delle donne: “Intendiamo perciò sfruttare ogni opportunità, anche attraverso la nostra prossima presidenza del G20 nel 2021, per mantenere alta l’attenzione su questo tema, così come siamo impegnati su alcuni temi emersi nella conferenza come la sicurezza alimentare, la necessità di mantenere aperte le catene di approvvigionamento, la sostenibilità del debito”. (@OnuItalia)
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