ROMA, 17 MAGGIO – In occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia, l’Italia riafferma l’impegno dell’Italia sul piano internazionale a sostegno della lotta contro ogni forma di intolleranza e di discriminazione sulla base dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere. “Si tratta di una delle priorità dell’attuale mandato dell’Italia in Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite (2019-2021). L’Italia è infatti parte del Global Equality Fund (GEF), fondo internazionale istituito nel 2011 su iniziativa statunitense per finanziare progetti volti a tutelare e promuovere i diritti delle persone LGBTI”, si legge in una nota della Farnesina.
In questo particolare momento, il pregiudizio ancora diffuso in molte realtà nei confronti delle persone LGBTI si somma alle misure di contenimento volte a contrastare la diffusione del COVID-19, alimentando stereotipi negativi e prestando il fianco all’amplificarsi di violenze e abusi, anche nella forma di restrizioni all’accesso ai servizi sanitari e sociali, mettendo a repentaglio lo stesso diritto alla vita, afferma il Ministero degli esteri in una nota diffusa sul sito web.
Stop dunque alle discriminazioni sull’orientamento sessuale: nella giornata internazionale il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella è chiaro. E lo è altrettanto quello del premier Giuseppe Conte che chiama in causa la politica: “Invito tutte le forze politiche perché possano convergere su una legge contro l’omofobia che punti anche a una robusta azione di formazione culturale: la violenza è un problema culturale e una responsabilità sociale”.
A testimonianza del suo impegno per una mitigazione delle conseguenze negative della diffusione della pandemia, e nella ferma convinzione che nessuno debba essere dimenticato, marginalizzato, o lasciato indietro – più che mai in questo momento di crisi globale – l’Italia ha recentemente aderito ad una dichiarazione congiunta dei Paesi aderenti all’Equal Rights Coalition (ERC), piattaforma di cooperazione internazionale di cui fa parte anche il nostro Paese, che si propone di favorire lo scambio di informazioni e buone prassi in tema di diritti delle persone LGBTI. La dichiarazione evidenzia l’importanza di limitare le ripercussioni negative della pandemia in corso sulle persone LGBTI che – ancor di più durante l’attuale crisi sanitaria – risultano tra le categorie più a rischio di marginalizzazione, discriminazione e violenza. (@OnuItalia)