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Med Dialogues: Sereni, ripensare impegno UE on MO e Nord Africa dopo Covid19

ROMA, 7 MAGGIO – La Vice Ministra degli Esteri Marina Sereni ha oggi introdotto il primo MED Virtual Regional Meeting, organizzato da Farnesina, Ispi e Istituto Universitario Europeo. Il tema della riunione su “Regional dynamics in a time of quarantine: rethinking the EU engagement in the post-pandemic Middle East” si inserisce nei lavori di preparazione dei Rome MED Dialogues 2020.

“È molto importante – ha sottolineato la Vice Ministra aprendo i lavori  – mantenere viva in questo momento l’iniziativa Med Dialogues grazie alle possibilità offerte dal digitale. Ora più che mai infatti, è necessario un dialogo aperto e un’agenda positiva tra le due sponde del Mediterraneo, tra l’Unione Europea e la regione mediorientale, tenendo conto dell’impatto del virus e delle sue implicazioni geopolitiche. In questo contesto, anche la presidenza italiana del G20 nel 2021 potrà contribuire a riformare l’agenda multilaterale”.

“Altro fattore da tenere presente per il futuro e nell’ambito del processo dei MED-Dialogues – ha aggiunto Sereni – è il ruolo delle società civili nei diversi Paesi del Nord Africa e Medio Oriente. Nel biennio 2018-19, infatti, da Algeri a Khartoum, da Beirut a Baghdad, avevamo assistito a un risveglio delle piazze con grandi e pacifiche manifestazioni popolari. Il 2020, a causa del lock-down imposto dalla pandemia, rischia di segnare la scomparsa di istanze riformiste che, se disattese, potrebbe portare a una radicalizzazione dei movimenti di protesta”.

Nel corso del meeting – al quale hanno partecipato Ahmed Al Mandari (WHO East Mediterranean), Paolo Magri (Direttore Ispi), Stefano Manservisi (già DG Cooperazione Commissione Europea), Randa Slim (Direttore Conflict Resolution and Dialogues Programme MEI, Usa), Maha Yahya (Direttore, Carnegie Middle East, Libano) – sono stati affrontati vari temi con riferimento alla situazione derivante dalla pandemia in particolare per quanto riguarda le aree di conflitto – Libia, Siria, Yemen, Palestina-Israele – e le conseguenze economiche e sociali nei diversi Paesi della regione per i quali è prevista una forte recessione economica e un drammatico aumento della disoccupazione e delle diseguaglianze. Ribadendo l’importanza del sostegno al Piano anti-pandemia lanciato dal Segretario Generale delle Nazioni Unite Guterres, che punta l’attenzione sull’urgenza di sostenere in questo momento le aree più fragili del pianeta, dal seminario è emersa la necessità di rafforzare il rapporto di vicinato tra l’Europa e l’area del Mediterraneo allargato guardando al dopo Covid19.

“Il ruolo europeo – ha indicato in chiusura la Vice Ministra Sereni – è essenziale anche per prevenire che si realizzino atti unilaterali nella complessa vicenda del Medio Oriente. L’Italia sta lavorando affinché l’Unione Europea, dialogando con gli altri partners e con il futuro governo di Israele, mandi con chiarezza un messaggio per evitare l’annessione unilaterale di parti della Cisgiordania e della Valle del Giordano e tenere aperta la prospettiva di una soluzione dei Due Stati.” (@OnuItalia)

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