ROMA, 27 APRILE – Allungando lo sguardo oltre il presente si scopre che la pandemia di Covid-19 può mettere a repentaglio anche l’attuazione degli obiettivi dell’Agenda 2030. Lo afferma l’Onu secondo cui la crisi rischia di minare l’attuazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile anche perchè come conseguenza sono molti i paesi che soffrono di impoverimento, mancanza di cibo, chiusura delle scuole e pressione sanitaria.
Le Nazioni unite hanno pubblicato il rapporto ”Shared responsability, global solidarity: responding to the socio-economic impacts of Covid-19” in cui si chiede una risposta multilaterale coordinata e globale alla pandemia. Il documento descrive l’entità della crisi e gli effetti a catena sulla vita di milioni di persone, sul loro sostentamento e sull’economia reale. Il Rapporto pone un’attenzione particolare sulle categorie vulnerabili, come donne, giovani, lavoratori a basso reddito, piccole e medie imprese e lavoratori non stabilizzati. Per affrontare le devastanti dimensioni sociali ed economiche della crisi, secondo le Nazioni unite è necessario investire almeno il 10% del Pil globale.
Facendo riferimento all’Agenda 2030 e ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs), il segretario delle Nazioni unite, António Guterres, ha dichiarato che è fondamentale costruire economie inclusive e sostenibili, che siano più resilienti nell’affrontare pandemie, cambiamenti climatici e molte altre sfide globali. Il Rapporto mostra che la pandemia ha conseguenze su tutti i Goals dell’Agenda 2030, con effetti prevalentemente.
GLI EFFETTI SUGLI SDG
L’impatto sull’ambiente (Goal 13) potrebbe essere positivo a breve termine, poiché il fermo delle attività provoca una riduzione delle emissioni, ma rischia di rivelarsi un fenomeno di breve durata, a meno che i Paesi non intensifichino i loro sforzi verso lo sviluppo sostenibile. La crisi, inoltre, sta minacciando la coesione sociale causando perdita di reddito (Goal 1), interruzioni della catena alimentare (Goal 2), effetti devastanti sulle strutture sanitarie (Goal 3), chiusura delle scuole (Goal 4), probabile recrudescenza della violenza sulle donne (Goal 5). Evidenti anche gli effetti della sospensione delle attività economiche (Goal 8), le ricadute sulle aree più povere (Goal 11) e sulle aree di conflitto (Goal 16), che rendono necessario uno sforzo di cooperazione sanitaria internazionale (Goal 17).
Nel valutare gli impatti della crisi, osserva il Rapporto, un’attenzione particolare va posta AI Paesi in via di sviluppo caratterizzati da fragili sistemi politici, precarie condizioni di sicurezza, sistemi sanitari deboli e alle prese con i cambiamenti climatici. Queste condizioni sono riscontrabili in molti Paesi africani. In linea generale, l’analisi delle Nazioni unite evidenzia che, se si fossero investite più risorse nell’attuazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile, oggi i Paesi avrebbero a disposizione una base più solida per resistere agli shock sistemici, potrebbero contare su una copertura sanitaria universale e su economie più sostenibili.
Le preoccupazioni dell’Onu sembrano condivise anche da SDG watch Europe, l’alleanza europea di organizzazioni della società civile nata per monitorare lo sviluppo e l’attuazione dell’Agenda. L’organizzazione ha lanciato un manifesto di risposta alla crisi dal titolo ”Sdg watch Europe steering group statement on Covid-19””, articolato nei seguenti punti: transizione verso un’economia sostenibile e verde; solidarietà globale ed europea; diritti e democrazia. ”Alla luce degli impatti devastanti della pandemia in Europa e nel resto del mondo – si legge nella proposta – invitiamo l’Unione europea e gli Stati membri a rafforzare tutti gli sforzi per mobilitare le risorse necessarie per attuare pienamente gli Obiettivi di sviluppo sostenibile entro il 2030”.