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Giornata Mondiale Acqua: in anno Coronavirus focus su risorsa non piu’ scontata

NEW YORK, 22 MARZO – Nell’anno dell’emergenza sanitaria coronavirus la Giornata mondiale dell’acqua fa da cartina da tornasole all’importanza di una risorsa che il mondo occidentale finora ha dato per scontata. Lavarsi le mani regolarmente durante la giornata è fondamentale per la prevenzione del contagio, ma è anche un gesto quotidiano che ci rammenta come la Terra e le sue risorse, quando preservate, siano preziose alleate dell’uomo.

“Ogni goccia conta”, ha detto su Twitter la missione italiana all’Onu sottolineando come “l’accesso all’acqua pulita e’ essenziale per la vita. In questi momenti difficili e sempre”.

Ogni giorno, più di 700 bambini sotto i 5 anni muoiono a causa di diarrea legata a servizi idrici e igienico-sanitari inadeguati. La denuncia viene dall’Unicef che oggi, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, ricorda che, entro il 2040 circa 1 bambino su 4 vivrà in zone con uno stress idrico estremamente elevato.

Più di 3,5 miliardi di persone, circa la metà della popolazione mondiale, soffrono di grave penuria idrica per almeno un mese all’anno, di cui circa 2 miliardi per almeno sei mesi all’anno.
“L’acqua e i cambiamenti climatici – denuncia Francesco Samengo, presidente di UNICEF Italia – sono indissolubilmente legati. Un cambiamento climatico si avverte spesso attraverso un cambiamento dell’acqua: il cambiamento climatico può influenzare la quantità e la qualità dell’acqua potabile disponibile, di cui i bambini hanno bisogno per sopravvivere”. Per questo motivo l’Unicef esorta ad agire sul
cambiamento climatico e l’acqua, afferma, “è parte della soluzione”.

In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua Amref Health Africa ha lanciato la campagna ‘Dove c’è acqua la vita scorre’ con il trailer di un cortometraggio che racconta il rapporto tra le donne africane e
l’acqua, prodotto in collaborazione con DocLab, girato in Africa e doppiato per l’Italia dalla cantante Fiorella Mannoia. Accesso all’acqua, salute e igiene, cambiamenti climatici e water grabbing sono al centro della campagna.

“Oggi come mai, nel pieno della pandemia Covid 19, che rischia di colpire duramente anche l’Africa, dobbiamo continuare a parlare di acqua, igiene, salute e prevenzione – afferma Guglielmo Micucci, direttore di Amref Health Africa-Italia – Lì dove i sistemi sanitari sono fragilissimi, dove i centri di rianimazione intensiva si contano sulle dita di una mano e solo in qualche metropoli, restare sani e non rischiare la vita per cause che, nella nostra parte di mondo, abbiamo sconfitto da decenni è fondamentale. E in questo senso l’acqua pulita è la chiave di tutto, non si può parlare di salute senza parlare di acqua.

L’accesso a servizi idrici sicuri in Africa sub-sahariana, spiega Amref, è del 24% della popolazione, contro un tasso mondiale del 71%. Non solo sete, ma anche salute. Tra le prime cause di morte in Africa, ma anche nel mondo, c’è la diarrea causata dallo scarso accesso ad acqua pulita o scarsa igiene e le infezioni del tratto respiratorio inferiore. (@OnuItalia)

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