Diritti umani: al Pescara Calcio il premio di Amnesty, ‘Coraggio contro ogni discriminazione’
Maria Novella Topi
ROMA, 27 FEBBRAIO – Il Pescara Calcio ha vinto la seconda edizione del premio “Sport ediritti umani”, promosso da Amnesty International Italia e Sport4Society. La giuria, presieduta da Riccardo Cucchi (voce storica del programma radiofonico “Tutto il calcio minuto per minuto”), ha deciso di premiare la squadra abruzzese ”per il coraggio di esprimere, con le parole e con i fatti, un messaggio profondo contro ogni discriminazione, contro il razzismo e contro la violenza, non solo nel mondo del calcio, valorizzando i principi dello sport che si fondano sulla lealtà e sul rispetto dell’avversario. Un messaggio che ricorre anche all’ironia e al sorriso in un ambito, quello del web, spesso strumentalizzato dai seminatori di odio“. La giuria ha voluto menzionare anche altre candidature che hanno ottenuto voti, come il calciatore Giorgio Chiellini e le squadre FC Internazionale e AS Roma.
“L’azione svolta dal Pescara Calcio contro la discriminazione è stata di stimolo a ulteriori iniziative, basti pensare ai provvedimenti adottati dalla squadra del Cagliari nei confronti di alcuni tifosi: un’ulteriore conferma di quanto lo sport può fare in favore dei diritti umani e per il contrasto all’odio”, ha spiegato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International. Umberto Musumeci, presidente di Sport4Society, gli ha fatto eco affermando: ”Siamo contenti per la qualità e la quantità delle candidature ricevute attraverso segnalazioni sul sito del premio e desideriamo manifestare il più grande apprezzamento anche nei confronti delle tante realtà del mondo non professionistico che quotidianamente s’impegnano contro la discriminazione”. Il premio “Sport e diritti umani” viene assegnato da una giuria specializzata a un/una atleta, società od organizzazione sportiva che per una sua scelta di vita, per un atto o un gesto simbolico o concreto di grande significato, un’idea creativa sportivamente e socialmente utile o qualsiasi altra iniziativa in favore dei diritti umani, abbia espresso una visione che merita il riconoscimento e la segnalazione all’opinione pubblica. La prima edizione del premio, nel 2019, è stata vinta da Pietro Aradori, capitano della nazionale di basket e giocatore della Fortitudo Bologna.