GINEVRA, 26 FEBBRAIO – “Cambiamenti climatici e nuove tecnologie digitali sono tra le priorita’ dell’agenda internazionale. E’ importante evitare loro impatto negativo sui diritti umani”. Lo ha detto il Rappresentante permanente italiano presso le organizzazioni internazionali di Ginevra, Gian Lorenzo Cornado, intervenendo oggi ai margini della 43esima Sessione del Consiglio per i Diritti Umani che si e’ appena aperta al Palais des Nations.
“L’Italia ribadisce il suo pieno sostegno all’Alta Commissaria per i Diritti Umani, al suo Ufficio, alle Procedure Speciali del Consiglio Diritti Umani e agli Organi dei Trattati”, ha detto Cornado nel suo intervento.
Rivolgendo l’attenzione alle sfide future, l’Ambasciatore ha evidenziato le minacce che i cambiamenti climatici possono produrre sul godimento dei diritti umani ed illustrato come le nuove tecnologie offrano opportunità ma comportino anche rischi con impatto su diritti e liberta’ fondamentali.
Con riguardo alle situazioni paese, l’Ambasciatore ha espresso la preoccupazione dell’Italia per la grave situazione umanitaria in Siria e Yemen, auspicato maggior cooperazione del Venezuela con i meccanismi del Consiglio Diritti umani invitandolo ad astenersi da ulteriori violazioni dei diritti umani nel paese.
Sulla Libia, l’Ambasciatore ha espresso la preoccupazione dell’Italia per il peggioramento della situazione umanitaria e dei diritti umani ed invitato tutti gli attori a porre fine alle impunità per le violazioni dei diritti umani e le violazioni del diritto umanitario internazionale. Egli ha ricordato il sostegno dell’Italia agli sforzi compiuti dalle autorità libiche, in collaborazione con le Agenzie delle Nazioni Unite, per migliorare le condizioni di migranti, rifugiati e sfollati interni nonche’ l’impegno italiano per l’evacuazione umanitaria diretta di rifugiati dalla Libia.
Con riguardo all’Egitto, l’Ambasciatore ha reiterato alle Autorita’ egiziane la richiesta di garantire il pieno rispetto dei diritti e delle libertà previsti nella Costituzione egiziana, affrontando i presunti casi di sparizioni forzate e facendo luce sulle circostanze della morte del cittadino italiano Giulio Regeni.
L’Italia e’ membro del Consiglio per il triennio 2019-2021. Nel corso delle quattro settimane di sessione saranno discusse sia situazioni riguardanti la tutela dei diritti umani in specifici Paesi che specifiche tematiche d’interesse del Consiglio. Saranno esaminati inoltre più di 100 rapporti e si terranno dialoghi interattivi con una trentina fra esperti dei diritti umani, gruppi e procedure speciali.
I temi all’attenzione del Consiglio in questa sessione includono la Palestina, l’Eritrea, il Myanmar, la Repubblica Democratica Popolare della Corea, il Sudan del Sud, il Burundi, la Siria, il Venezuela, la Repubblica Democratica del Congo, il Mali, l’Ucraina, la Libia, la Repubblica d’Africa Centrale e l’Afghanistan. Fra i temi specifici invece il Consiglio avrà dialoghi interattivi con gli Stati membri sui difensori dei diritti umani, il diritto al cibo, il diritto alla privacy nell’era digitale, la tortura, la tutela dei diritti umani e il terrorimso, i diritti delle donne e delle persone con disabilità.
Durante la sessione, il Consiglio adotterà i rapporti finali dell’ultimo ciclo d’esame della Revisione Periodica Universale di 14 Stati, tra cui l’Italia.
Consulta il testo integrale dell’intervento dell’Ambasciatore Cornado.
(@OnuItalia)