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Marina Sereni all’Aiea: ‘Visione comune contro la minaccia di terrorismo nucleare’

VIENNA, 11 FEBBRAIO – ”Occorre arrivare ad una visione comune contro la minaccia del terrorismo nucleare”: lo ha dichiarato la vice ministra Marina Sereni intervenendo a Vienna alla Terza Conferenza internazionale sulla Sicurezza nucleare, organizzata dall’Aiea. Secondo Sereni va compiuto ogni sforzo per ridurre al minimo la vulnerabilità degli impianti nucleari e dei materiali nucleari ”lavorando insieme per impedire ai terroristi e ad altri attori destabilizzanti di sfruttare le lacune ancora esistenti nel sistema di sicurezza globale….. è necessario insomma un impegno collettivo per conseguire l’adesione universale a tutti gli strumenti internazionali pertinenti, l’armonizzazione dei quadri giuridici e regolamentari”.
”L’Italia rimane pienamente impegnata a conseguire un migliore ambiente internazionale di sicurezza nucleare. Sosteniamo fortemente il ruolo centrale dell’AIEA nel quadro globale di sicurezza nucleare e – ha concluso Sereni – incoraggiamo tutti gli Stati a cooperare con l’Agenzia per adempiere alle loro responsabilità in materia di sicurezza nucleare”.
57 ministri e oltre 2000 esperti di oltre 130 Paesi e 35 organizzazioni internazionali partecipano a Vienna, nella sede dell’Aiea fino al 14 febbraio, all’International Conference on Nuclear Security: Sustaining and Strengthening Efforts (ICONS 2020) per riaffermare il loro comune impegno volto al rafforzamento della sicurezza nucleare a livello globale e fare il punto sugli sforzi per garantire la sicurezza dei materiali e della tecnologia nucleari.
Aprendo il summit, il direttore generale dell’Aiea Rafael Mariano Grossi ha ricordato che ”La sicurezza nucleare non si limita a prevenire il terrorismo nucleare. E’ essenziale per garantire che i Paesi possano godere dei grandi benefici dell’uso pacifico della scienza e della tecnologia nucleari in modo sostenibile e per mantenere la fiducia dell’opinione pubblica. Il mantenimento dei massimi livelli di sicurezza nucleare non dovrebbe essere visto come un ostacolo all’utilizzo della tecnologia nucleare, ma piuttosto come un fattore abilitante. Contrariamente alle percezioni in alcuni settori, l’uso dell’energia nucleare continua a crescere. Si fa sempre più uso anche di applicazioni non energetiche della tecnologia nucleare nell’industria, nella sanità, nell’agricoltura, nella produzione alimentare e in molte altre aree. Questo significa – ha aggiunto Grosso – che la quantità di materiale nucleare e di altro materiale radioattivo nel mondo continua ad aumentare, così come il numero di impianti in cui tale materiale è immagazzinato. Questo materiale e queste strutture devono essere protetti da un utilizzo dannoso”.
A Vienna i delegati del summit ICONS 2020 hanno adottato una dichiarazione per migliorare la sicurezza nucleare globale e contrastare la minaccia del terrorismo nucleare e di altri atti dannosi. Nella dichiarazione, gli Stati membri dell’Aiea hanno ribadito gli obiettivi comuni di non proliferazione nucleare, disarmo nucleare e utilizzi pacifici dell’energia nucleare e hanno riconosciuto che la sicurezza nucleare contribuisce alla pace e alla sicurezza internazionali.

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