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Mutilazioni genitali femminili: Italia a Ginevra ribadisce impegno a contrasto

GINEVRA, 6 FEBBRAIO – Il tradizionale e forte impegno dell’Italia nella lotta alle mutilazioni genitali femminili e’ stato ribadito oggi dall’Ambasciatore Gian Lorenzo Cornado, Rappresentante Permanente dell’Italia presso le Nazioni Unite a Ginevra.

L’ambasciatore è intervenuto in occasione di un evento di sensibilizzazione al Palais des Nations di Ginevra in occasione della giornata internazionale della tolleranza zero alle mutilazioni genitali femminili (MGF), dedicata, nell’edizione 2020, al tema “Liberare il potere dei giovani: un decennio di azioni accelerate per la mutilazione genitale femminile zero entro il 2030” e organizzata dalle Nazioni Unite con la co-sposorizzazione dell’Italia assieme alle Rappresentanze Permanenti di Burkina Faso, Egitto, Norvegia, Regno Unito e Portogallo, Svezia e Slovenia oltre che alla Delegazioni dell’Unione Europea.

Obiettivo: reiterare con forza il messaggio che le mutilazioni genitali femminili costituiscono una pratica inaccettabile ed una violazione dei diritti umani delle donne e delle ragazze.

Nel suo intervento, l’ambasciatore Cornado si è soffermato tanto sulle iniziative varate a livello nazionale quanto su quelle condotte in ambito internazionale. Ha inoltre esortato ad aumentare gli sforzi per raggiungere, entro il 2030, l’obiettivo dell’Agenda 2030 che prevede l’impegno ad eliminare le pratiche dannose tradizionali come le MGF ed i matrimoni forzati, auspicando il pieno coinvolgimento delle comunità locali e dei giovani delle aree interessate.

L’Italia, grazie alla legge del 9 gennaio 2006, vanta una best practice riconosciuta dalle stesse Nazioni Unite tanto per la criminalizzazione delle MGF quanto per l’attività di sensibilizzazione, sviluppate, tra l’altro, in diversi progetti promossi dal Dipartimento Pari Opportunita’ della Presidenza del Consiglio dei Ministri anche con il coinvolgimento della società civile e di ONG. Sul piano internazionale l’Italia, oltre a farsi promotrice e sostenitrice di tutte le risoluzioni ONU tese a porre fine alle mutilazioni genitali femminili (tra cui quella adottata dal Consiglio Diritti Umani nel giugno 2018), ha sostenuto, sin dal 2004, progetti ed attività per il contrasto delle FGM per un valore di oltre 25 milioni di euro in quei paesi dove la pratica di tale barbarie risulta ancora diffusa. (@OnuItalia)

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