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Con Italia e UNIDO verso il “made in Hebron” per i prodotti calzaturieri palestinesi

RAMALLAH, 18 DICEMBRE – Verso il “made in Hebron” per i prodotti calzaturieri palestinesi. Si conclude il progetto multibilaterale “Potenziamento della catena del valore del settore calzaturiero a Hebron”, finanziato dalla Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo con un dono di 500,000 euro e realizzato da UNIDO (United Nations Industrial Development Organization).

Nei 18 mesi di attività, il progetto ha portato ad un generale miglioramento della produzione di calzature nella zona di Hebron (Sud della Cisgiordania), tanto in termini qualitativi che quantitativi, coniugando assistenza tecnica alle circa 60 piccole e medie imprese locali beneficiarie con la creazione di una collezione uomo-donna-bambino realizzata grazie al supporto di ASSOMAC, che sarà portata sul mercato utilizzando know-how di marketing forniti dal progetto.

Durante la cerimonia i risultati principali del progetto sono stati approfonditi, anche grazie ad una discussione con il pubblico presente. La Direttrice di AICS Gerusalemme Cristina Natoli ha avuto modo di congratularsi con gli imprenditori beneficiari dell’iniziativa e auspicare che “le capacità e le informazioni acquisite grazie all’assistenza tecnica ricevuta siano il primo passo di un pieno sviluppo del settore calzaturiero locale, con la promozione di un marchio made in Hebron e un alto potenziale occupazionale per tutta l’area”.

Un panel specifico è stato dedicato alla promozione delle energie rinnovabili nell’industria palestinese, cui anche AICS Gerusalemme sta rivolgendo particolare attenzione con il progetto “Miglioramento del business environment per le micro, piccole e medie imprese palestinesi”, volto a stimolare l’attivazione di policies tra le istituzioni e strumenti per facilitare l’accesso di piccole e medie imprese a energie rinnovabili, per ridurre costi di produzione e migliorare la produttività. (@OnuItalia)

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