(Arturo Zampaglione) NEW YORK, 20 NOVEMBRE – Nel trentesimo anniversario della Convenzione per i diritti del Fanciullo, il trattato internazionale che ha raggiunto più adesioni nella storia, l’Italia ha ribadito che la sua attuazione e la tutela dei minori rappresentano dei cardini della politica estera e della cooperazione allo sviluppo italiane.
“L’impegno e le attività italiane, a livello bilaterale e multilaterale – ha detto la Rappresentante Permanente italiana all’ONU, Mariangela Zappia, nel corso del dibattito ad alto livello dell’Assemblea generale convocato in occasione dell’anniversario – guardano allo sviluppo complessivo del fanciullo, spaziando dalla protezione da ogni forma di abuso alla salute materna e della prima infanzia, dall’istruzione all’inclusione sociale.”
L’Italia e’ grande partner delle agenzie ONU che si occupano d’infanzia, come UNFPA, WFP e UNICEF, ha detto la Zappia: “Ospitiamo a Firenze l’Ufficio di Ricerca dell’UNICEF Innocenti e sempre a Firenze abbiamo promosso nuove iniziative per celebrare l’anniversario della Convenzione. Tra queste, la prima Conferenza dedicata alla salute mentale di bambini e adolescenti, realizzata con UNICEF e Organizzazione Mondiale della Sanità, tenutasi pochi giorni fa.”
L’Italia, ha sottolineato Zappia, sostiene il mandato dei Rappresentanti Speciali del Segretario Generale ONU sulla Violenza contro i Bambini e su Bambini e Conflitti Armati. La promozione e la protezione dei diritti del fanciullo è tra le priorità del mandato italiano al Consiglio dei Diritti Umani.
La Giornata dell’Infanzia e’ stata celebrata a livello mondiale con monumenti dall’Acropoli di Atene alla moschea di Christchurch in Nuova Zelanda teatro di una strage di massa, al Campidoglio a Roma e il Pirellone a Milano illuminati di blu. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha osservato che grazie alla Convenzione le condizioni in cui vivono bambini e ragazzi hanno registrato nel mondo e in Italia progressi importanti. Tuttavia “molto resta ancora da fare per i bambini che vivono in contesti difficili o in condizioni di fragilità e nell’implementazione dei diritti basilari in un mondo in trasformazione”.(@OnuItalia)