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23 Dicembre 2024

UNICEF e Regione Veneto rinnovano protocollo per ‘Baby Pit Stop’ per allattamento

ROMA, 7 NOVEMBRE – UNICEF Italia e la Regione Veneto hanno rinnovato la loro collaborazione con la firma di un Protocollo di intesa di durata quinquennale per promuovere il diritto alla salute dei bambini attraverso il progetto dei ‘Baby Pit Stop’, aree attrezzate che accolgono le mamme che vogliono allattare i propri figli quando si trovano fuori casa.

”Il Baby Pit Stop è tra le iniziative realizzate dall’UNICEF per garantire i diritti sanciti dalla Convenzione sui Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, in particolare l’art. 24 che tutela il diritto alla salute e si inserisce nell’ambito del Programma dell’organizzazione dell’Onu ”Ospedali e Comunità Amici dei Bambini”, ha detto il Presidente di UNICEF Italia Francesco Samengo.

Il precedente protocollo con la Regione Veneto – il primo in Italia di questo tipo – era stato siglato nel 2014 ed è stato il primo in assoluto in Italia a promuovere i Baby Pit Stop, iniziativa che poi è stata allargata in tutta Italia.

Zaia e Samengo

Attualmente sono operativi più di 900 Baby Pit Stop, ubicati presso ASL, biblioteche, musei, aeroporti, municipi e nelle sedi di numerosi Comitati Provinciali dell’UNICEF.

”Promuovere, proteggere e sostenere l’allattamento – ha ribadito Samengo – è un obiettivo di salute che ci deve vedere tutti impegnati, perchè l’allattamento, senza alcuna discriminazione, fornisce un’alimentazione completa, contribuendo al pieno sviluppo dei bambini e alla loro salute a breve e a lungo termine”. Attualmente sono 8 gli Ospedali del Veneto che hanno ottenuto il riconoscimento di Ospedali Amici dei Bambini, mentre altri 10 ospedali e 3 ASL hanno intrapreso questo percorso.

 

Maria Novella Topi
Maria Novella Topihttps://www.alexahm.com/onuitalia
Maria Novella Topi è stata a lungo capo servizio della Redazione Esteri dell'Ansa. Tra le sue missioni l'Albania (di cui ha seguito per l'agenzia la caduta del comunismo e le successive rivolte), l'Iraq e la Libia. Ha lavorato per lunghi periodi nell'ufficio di corrispondenza di Parigi. Collabora da Roma a OnuItalia.

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