ROMA, 6 NOVEMBRE – L’Italia “è sempre in prima linea nei conflitti, con azioni che portano benefici alle popolazioni, a partire dalla sicurezza alimentare, servizi sanitari di base” e “c’è una consapevolezza internazionale che l’Italia aiuta”. In questo contesto, la Croce Rossa è “un partner strategico in cui crediamo, per le sue capacità di imparzialità, di forte neutralità, capace di intervenire con affidabilità. Un punto di riferimento assoluto per l’approccio all’aiuto umanitario”, ha detto la viceministra degli Esteri Emanuela Del Re nel corso di un evento organizzato a Roma dalla Croce Rossa per celebrare i 70 anni delle
Convenzioni di Ginevra.
“Sono orgogliosa del percorso fatto” dall’Italia, che “rimane ben salda sui principi fondamentali che l’hanno fondata”, tra cui la “non discriminazione” e l’impegno a “portare avanti l’aiuto umanitario”. Nel corso della serata e’ stata inaugurata una mostra fotografica degli scatti di finalisti e vincitori del ‘Humanitarian Visa d’or Award’ del Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr).
“Celebrare 70 anni delle Convenzioni di Ginevra deve provocare in noi una fortissima emozione, dobbiamo riconoscerne la solennità”, ha sottolineato Del Re. “Non erano anni facili, fu una decisione presa a seguito di tragedie per proteggerci da tragedie”. Oggi “siamo raccolti qui intorno ai valori universali costruiti con estrema fatica, e devono essere costantemente ribaditi”, ma “c’è una crisi profonda dell’aiuto umanitario”, ha spiegato la viceministra. “Siamo in tempi difficili. Credo nella forza dirompente delle immagini”, e guardando quelle della mostra “sento una certa emozione perché sono simbolo di qualcosa che va oltre, trascende il senso dell’umanità e diventa simbolo della consapevolezza della sofferenza”.
Le Convenzioni di Ginevra non sono solo un obiettivo raggiunto, ma una eredità “per andare avanti nel futuro” e affrontare le sfide dei prossimi anni. E oggi “c’è una necessità di riaffermare l’impegno per le leggi internazionali umanitarie”, ha sottolineato il presidente del Cicr, Peter Maurer. In questo anniversario “è importante ricordare il valore dell’aiuto internazionale”, ha dichiarato il segretario generale della Croce Rossa Italiana Flavio Ronzi. “Oggi stiamo vivendo crisi alle quali le convenzioni richiamano all’attenzione”, ha spiegato. Nel mondo “non solo il rispetto delle convenzioni viene disatteso, ma anche la protezione degli operatori viene disattesa, anche in quei paesi che quelle convenzioni le hanno progettate, anche in Italia”, ha dichiarato: “Oggi celebrare queste convenzioni è sempre più attuale”.
Le convenzioni di Ginevra consistono in una serie di trattati internazionali che costituiscono, nel loro complesso, un corpo giuridico di diritto internazionale, noto anche sotto i nomi di diritto di Ginevra, diritto delle vittime di guerra e diritto internazionale umanitario. L’impulso iniziale alla stipula di tali convenzioni venne dall’attività di Jean Henri Dunant, motivato dagli orrori di guerra da lui osservati durante la battaglia di Solferino e descritte nell’opera Un ricordo di Solferino destinata ai sovrani di tutta Europa.
Le Convenzioni proteggono le associazioni umanitarie, come la Croce Rossa, che si trovino a prestare servizio in territorio di guerra, e assicurano il rispetto del personale civile e di quello medico non coinvolto negli scontri. Questo non è un caso: Dunant ha fondato la Croce Rossae proprio in conseguenza degli orrori visti durante la battaglia di Solferino. (@OnuItalia)