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Pena di morte: risoluzione per la moratoria torna al voto all’Onu di Ginevra

pixabay Un Geneva

GINEVRA, 20 SETTEMBRE – La campagna contro la pena di morte torna alla ribalta all’Onu di Ginevra dove la prossima settimana verra’ adottata una risoluzione che fa appello agli Stati membri ad accedere o ratificare il Secondo Protocollo Opzionale all’Accordo Internazionale sui Diritti Civili e Politici mirato all’abolizione delle esecuzioni. Il testo, che sara’ presentato al voto del Consiglio per i diritti umani il 26 o il 27 settembre, chiede altresì agli Stati che hanno gia’ abolito la pena di morte o applicano la moratoria a non riprendere le esecuzioni.

La risoluzione e’ stata presentata da Belgio, Benin, Costa Rica, Francia, Messico, Mongolia, Moldova e Svizzera. L’Italia, che da anni si impegna con determinazione nelle campagne diplomatiche a favore della moratoria, anche stavolta e’ stata molto attiva nel negoziato. “L’Italia e’ sempre stata in prima linea della campagna globale per l’adozione di una moratoria universale sull’uso della pena di morte in vista della sua abolizione”, ha ricordato il Vice Rappresentante Permanente italiano all’Onu di Ginevra, Ernesto Bellelli, nel corso del dibattito generale seguito alle comunicazioni dell’Alto Commissario per i Diritti Umani Michelle Bachelet.

“Crediamo fermamente che la pena di morte debba essere abolita in tutto il mondo dal momento che e’ una punizione inumana e degradante, non e’ un deterrenti al crimine e rende fatalmente irreversibili gli errori giudiziari”, ha detto Bellelli: “La lotta contro la pena di morte e’ una delle priorita’ per l’Italia anche nel suo mandato al Consiglio per i Diritti Umani. L’Italia e’ attivamente impegnata ad allargare lo spettro dei paesi che non uccidono in nome della giustizia, lavorando strettamente e in modo continuativo e strutturato con varie Ong, pronta a rafforzare gli sforzi contro l’applicazione di una pena che continua ad essere imposta ion modo sproporzionato sulle persone piu’ vulnerabili”. (@OnuItalia)

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