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Caporalato: Italia a Ginevra, soddisfazione e dialogo con relatrice speciale Bhoola

GINEVRA, 19 SETTEMBRE – L’Italia prende atto con soddisfazione che la relatrice speciale delle Nazioni Unite sulle forme contemporanee di schiavitù, Urmila Bhoola, ha riconosciuto i “passi concreti” fatti per contrastare lo sfruttamento di migranti nl settore agricolo e parecchi significativi sviluppi inclusa la solida cornice legale che criminalizza il Caporalato. Lo ha detto un rappresentante italiano all’Onu di Ginevra durante un dialogo interattivo con la Bhoola nell’ambito della sessione in corso del Consiglio per i Diritti Umani.

A questo proposito, ha ricordato il diplomatico italiano, un comitato inter-istituzionale (“Tavolo Caporalato”), presieduto dal Ministro del Lavoro e aperto alla partecipazione di partner sociali e organizzazioni della societa’ civile, e’ stato creato per legge nel dicembre 2018 per costruire una strategia complessiva contro lo sfruttamento in agricoltura. Inoltre dall’inizio del 2019 il Ministero del Lavoro ha devoluto un considerevole flusso di risorse finanziarie ad azioni per contrastare lo sfruttamento.

L’Italia ha fornito alcune precisazioni in replica ad alcune osservazioni della relatrice speciale. Tenendo conto del focus della relazione sullo sfruttamento del lavoro nel settore agricolo, l’articolo 18 del Testo unico / unificato sull’immigrazione (in italiano, TUI) prevede un permesso di soggiorno speciale per le vittime della tratta, applicabile, ove compatibile, anche ai cittadini dell’UE.
Tra i compiti dei Consiglieri per l’uguaglianza c’e’ anche il monitoraggio dei casi di discriminazione basata sul genere sul luogo di lavoro e la promozione della lotta alla discriminazione nelle politiche attive, azioni positive e qualsiasi altra iniziativa utile a tal fine. I Consiglieri sono inoltre autorizzati a intraprendere azioni legali e a lavorare con ispettori del lavoro a tutti i livelli dell’amministrazione locale.

Per quanto riguarda l’aumento delle ispezioni del lavoro nel settore agricolo, nel 2018 l’Ispettorato nazionale del lavoro ha notevolmente migliorato i risultati delle sue azioni contro il reclutamento illegale in agricoltura e questa tendenza è stata ulteriormente migliorata nei primi 5 mesi del 2019. L’ispettorato ha anche assicurato un aumento significativo delle risorse economiche per le attività di ispezione negli ultimi anni. Da notare anche l’assistenza dei Carabinieri, per proteggere la sicurezza e la sicurezza personale del personale ispettivo, in particolare durante le azioni ad alto rischio.

Nel suo rapporto la Bhoola aveva formulato numerose raccomandazioni al governo, ma anche ai sindacati, alla società civile e all’Unione Europea, invitata ad “affrontare le cause profonde dello sfruttamento del lavoro in agricoltura valutando il modo in cui il cibo viene coltivato, raccolto e distribuito all’interno dell’Ue”. (@OnuItalia)

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