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Rivoluzione verde a Gucci: dal 2020 produrra’ solo con fonti rinnovabili

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MILANO, 14 SETTEMBRE – Salvaguardare l’ambiente diventa di moda. Dopo la firma lo scorso agosto del Fashion Pact, con cui 32 importanti case di moda si sono impegnate a ridurre l’impatto del settore sull’ambiente e a seguire una strada più sostenibile, Gucci, che fa parte del gruppo francese del lusso Kering, si e’ impegnata a rendere la sua intera catena di fornitura carbon neutral.

Alla vigilia della Fashion Week milanese ma anche del summit dell’Onu sul clima, l’azienda fiorentina si e’ impegnata a ridurre le emissioni di Co2 delle proprie attività (nei vari siti produttivi, uffici, negozi e magazzini) e di compensare quelle “inevitabili” attraverso quattro progetti di riforestazione Redd+ (Reducing Emissions from Deforestation and Forest Degradation, il programma sviluppato dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici, l’UNFCCC, per sostenere i paesi in via di sviluppo nella riduzione delle emissioni di gas serra dovute alla deforestazione e ai processi di degrado forestale) in Kenya, Perù, Indonesia e Cambogia. Il fine è avvicinarsi alle emissioni zero e dare il proprio contributo nel contrastare gli effetti del cambiamento climatico. “Si tratta di un impegno senza precedenti nell’ambito della sostenibilità nel mondo del lusso”, spiega Gucci in un comunicato: “Questa decisione rappresenta un ulteriore importante sforzo, nell’ambito della strategia di sostenibilità di lungo periodo che caratterizza il brand e riconferma ancora una volta il ruolo di leadership nel mondo del lusso e della moda, nella riduzione degli impatti ambientali e alla guida di un cambiamento positivo”.
In particolare, tra gli obiettivi che si pone il marchio italiano c’è la riduzione delle emissioni di gas serra del 50% entro il 2025. Le azioni virtuose sono numerose: tra queste l’aumento dell’uso di energie rinnovabili (nel 2018 Gucci ha raggiunto il 70% di utilizzo di energie rinnovabili ed entro il 2020 vuole arrivare al 100%, mentre nel 2018 l’utilizzo di energia rinnovabile ha generato una riduzione di circa 45.800 tonnellate di CO2i), la riduzione dei consumi di acqua e di sostanze chimiche, il riciclo degli scarti di pelle e di tessuto generati nei processi di produzione, l’eliminazione di metalli pesanti nel processo di concia e l’incremento dell’utilizzo di fibre organiche.
“Una nuova era di responsabilizzazione da parte delle aziende è alle porte e noi dobbiamo essere diligenti nell’adottare tutte le misure necessarie per mitigare i nostri impatti, incluso essere trasparenti e responsabili per le nostre emissioni di gas serra nell’intera supply chain”, ha detto Marco Bizzarri, Presidente e CEO di Gucci: “Gucci continuerà a lavorare in modo intelligente e strategico per evitare e ridurre l’impatto ambientale, investendo allo stesso tempo in innovazione come motore della sostenibilità. Tuttavia, a mio avviso, questo non è sufficiente e non accadrà abbastanza velocemente, viste le sfide di sostenibilità che ci troviamo ad affrontare nel nostro settore e la realtà della crisi globale di clima e biodiversità. Per rispondere alla necessità di soluzioni urgenti, Gucci sta creando un nuovo e ambizioso percorso impegnandosi a diventare un’azienda Carbon Neutral. Il percorso si basa su una chiara strategia finalizzata a garantire la rendicontazione di tutte le nostre emissioni di gas serra lungo tutta la nostra supply chain, evitando, riducendo, ripristinando, compensando le emissioni inevitabili attraverso importanti progetti REDD+”. (@OnuItalia)

 

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