PALERMO, 7 GIUGNO – Il reinserimento sociale dei detenuti passa anche per l’arte del restauro. Dopo aver fatto tappa a Roma una delegazione del Governo messicano e dell’UNODC (United nations office on drugs and crime, Ufficio delle Nazioni unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine) è stata accolta a Palermo per conoscere di prima mano l’esperienza del capoluogo siciliano in materia.
Accompagnata dal sindaco Leoluca Orlando, la delegazione ha fatto prima visita al cantiere di diserbo e cura del verde nella salita Bonanno a Monte Pellegrino, realizzata dalla della popolazione carceraria della casa circondariale dell’Ucciardone. “Un’esperienza – ha spiegato Orlando – che nasce da un rapporto formale, organico tra la città di Palermo, la Direzione penitenziaria e il ministero della Giustizia e con l’autorizzazione del Giudice di sorveglianza. Una procedura assolutamente istituzionale e prevista dalla vigente normativa, che sta dentro la funzione rieducativa della pena e l’esigenza di diminuire la penosità della detenzione, con l’avvio di percorsi di reinserimento sociale dei detenuti”.
Palazzo Butera e’ stato proprietà dei discendenti dei Principi di Butera fino a fine 2015, quando è stato acquisito dal collezionista Massimo Valsecchi. I lavori di restauro sono iniziati nel gennaio 2016. (@OnuItalia)