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Forum OCSE su Risoluzione 1325: Italia ricorda Rete Donne Mediatrici Mediterraneo

NEW YORK, 5 GIUGNO – Intervenendo ieri al Forum OCSE sulla Sicurezza dedicato alla Risoluzione 1325 del Consiglio di Sicurezza, l’Italia ha ricordato il lancio e il sostegno ricevuto dall’iniziativa Donne Mediatrici del Mediterraneo (MWMN). Obiettivo della riunione era di preparare il ventesimo anniversario il prossimo anno della Risoluzione e capire come compare i gap della sua piena attuazione.

La Risoluzione 1325 su “Donne, Pace e Sicurezza” fu approvata all’unanimità dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU il 31 ottobre del 2000 dopo anni d’appelli e di sforzi congiunti della società civile contro il trattamento inumano delle donne, la negazione dei loro diritti umani e la loro esclusione dai processi decisionali, nei paesi colpiti da conflitti armati. La risoluzione è la prima in assoluto che menziona esplicitamente l’impatto della guerra sulle donne ed il contributo delle donne nella risoluzione dei conflitti per una pace durevole.

Il progetto MWMN è nato, in collaborazione con l’Istituto Affari Internazionali (IAI) e con Women in International Security Italia (WIIS Italy), durante il mandato dell’Italia come membro non permanente del Consiglio di Sicurezza dell’ONU. L’iniziativa unisce il tradizionale focus della politica estera italiana sul Mediterraneo con il sostegno alla diplomazia preventiva e l’impegno per il rafforzamento del ruolo delle donne nei processi di prevenzione e risoluzione dei conflitti e di pacificazione.

A un anno e mezzo dalla creazione della Rete da parte della Farnesina e’ nato qualche giorno fa a Cipro il primo gruppo locale del progetto. L’evento pubblico di lancio di questa “Antenna” si è tenuto al Ledra Palace Hotel di Nicosia, nell’area demilitarizzata istituita dall’ONU. (@OnuItalia)

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