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23 Dicembre 2024

Protezione civili nei conflitti: 22 Ong scrivono a Onu, ‘Quadro fallimentare’

ROMA, 24 MAGGIO – In occasione del dibattito aperto in Consiglio di Sicurezza sulla protezione dei civili nei conflitti armati, ventidue Organizzazioni non governative hanno sollecitato le Nazioni Unite a celebrare il 70° anniversario delle Convenzioni di Ginevra ponendo fine al catastrofico fallimento che vede milioni di persone nel mondo prive di protezione e costantemente devastate dalle violazioni delle leggi di guerra.

”Vent’anni dopo l’impegno del Consiglio di sicurezza a fare il massimo per proteggere i civili nei conflitti armati e 70 anni dopo che le Convenzioni di Ginevra cercarono di tutelare le popolazioni civili dalle atrocità della Seconda guerra mondiale, il quadro complessivo è incredibilmente tetro”, ha dichiarato Tirana Hassan, direttrice di Amnesty International per le risposte alle crisi. Insieme con Amnesty hanno firmato l’appello organizzazioni come Save The Children, Human Right Watch, Oxfam, Pax, Leghe dei diritti umani ecc.

”Le grandi potenze militari vantano cinicamente la ‘precisione’ delle azioni militari e la ‘chirurgicità’ degli attacchi che distinguerebbero tra combattenti e civili. Ma la realtà sul terreno è che i civili sono costantemente presi di mira nei luoghi in cui vivono, lavorano, studiano, pregano e cercano cure mediche”.

Nel documento si citano le situazioni di Idlib, Raqqa e Aleppo in Siria, dello Yemen, della Somalia, del Myanmar. E ancora Libia, Sud Sudan, Gaza, Afghanistan, Repubblica Centrafricana. In Afghanistan la Missione di assistenza delle Nazioni Unite ha segnalato nel 2018 un numero record di vittime civili, 10.993 tra feriti e uccisi.
Le stesse Nazioni Unite non sono senza macchia. In Sud Sudan, nella Repubblica Centrafricana e altrove, in molti casi i caschi blu non hanno saputo proteggere i civili dalla violenza mortale. Un problema particolarmente grave è rappresentato dallo sfruttamento sessuale: donne e ragazze vengono aggredite e stuprate proprio da coloro che dovrebbero difenderle.

Nel 2018 l’Agenzia Onu per i rifugiati ha denunciato la cifra-record di 68,5 milioni di persone costrette a vivere fuori dalle loro terre a causa dei conflitti armati e di altre forme di violenza. ”Settant’anni dopo le Convenzioni di Ginevra, quel numero di quasi 70 milioni di sfollati riflette il catastrofico fallimento dei leader mondiali rispetto alla protezione dei civili”, sottolinea l’appello.

La dichiarazione congiunta – disponibile a questo link:
https://reliefweb.int/report/world/joint-statement-22-ngos-call-action-strengthen-protection-civilians-armed-conflict – è stata sottoscritta da:

Action Against Hunger
Amnesty International
Article 36
CARE
Center for Civilians in Conflict
Child Fund Alliance
Concern Worldwide US
FIDH
Global Centre for the Responsibility to Protect
Global Coalition to Protect Education from Attack
Human Rights Watch
Humanity & Inclusion
InterAction
The International Network on Explosive Weapons
International Rescue Committee
Norwegian Refugee Council
Oxfam
PAX
Save the Children
War Child
Watchlist on Children and Armed Conflict
World Vision International

Maria Novella Topi
Maria Novella Topihttps://www.alexahm.com/onuitalia
Maria Novella Topi è stata a lungo capo servizio della Redazione Esteri dell'Ansa. Tra le sue missioni l'Albania (di cui ha seguito per l'agenzia la caduta del comunismo e le successive rivolte), l'Iraq e la Libia. Ha lavorato per lunghi periodi nell'ufficio di corrispondenza di Parigi. Collabora da Roma a OnuItalia.

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