ROMA, 22 APRILE – Api, elefanti, giraffe, balene, barriere coralline: in occasione della Giornata Mondiale della Terra il mondo si mobilita’ per le specie piu’ a rischio. Nel calendario delle Nazioni Unite il 22 aprile è il Mother Earth Day, a ricordo che la nostra terra viene definita “madre” in numerose nazioni e culture, e rappresenta, in quanto generatrice degli esseri viventi e casa comune, la stretta connessione che esiste tra tutte le specie e il pianeta.
Sulla scia dell’interesse acceso nei giovani dagli appelli di Greta Thunberg, che l’ha passata a Londra con gli attivisti di Extinct Rebellion, la Giornata della Terra assume quest’anno un significato ancora più forte e, alla vigilia dei suoi 50 anni, è la più vasta manifestazione ambientalista del mondo, con 193 Paesi e 22.000 organizzazioni coinvolte, per un totale di un miliardo di cittadini. La giornata è l’occasione per ricordare, ad ogni livello, la responsabilità collettiva per salvaguardare il pianeta. La principale sfida è il “climate change” e per accelerare gli impegni presi alla Conferenza di Parigi, il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha convocato il 23 settembre a New York governi, istituzioni, mondo della finanza e società civile per un nuovo Summit sul clima.
22 aprile il WWF ha aperte alcune oasi, tra cui l’Oasi di Valle Averto (provincia di Venezia), Vanzago (Mi), le Riserve del Cratere degli Astroni (Napoli) e Macchiagrande (vicino a Fiumicino) e la Riserva di Ripa Bianca (Jesi), in cui è prevista una breve passeggiata a piedi nudi, una caccia al tesoro e un pic nic di Pasquetta. La Lipu e’ intervenuta invece a Roma, al Villaggio per la Terra, per parlare del Centro Habitat Mediterraneo, sul litorale di Ostia, luogo in cui si ricorda Pier Paolo Pasolini e si trova anche un parco letterario dedicato. La Giornata Mondiale della Terra è occasione per molte realtà di rilanciare il proprio impegno ambientale: anche Gardaland, il Parco divertimenti più importante d’Italia, ha annunciato di aver messo al bando la plastica, con la scelta di utilizzare solo materiali compostabili e biodegradabili nei suoi punti ristorazione anticipando la Direttiva Europea che prevede la messa al bando di alcuni prodotti di plastica monouso a partire dal 2021.
Di sfondo a tutto le estinzioni di massa per cui ormai e’ allarme globale: i dati scientifici indicano che siamo arrivati alla sesta finora registrata sulla Terra con un ritmo maggiore fra mille e diecimila volte rispetto a quello registrato negli ultimi decenni. In molti casi le specie stanno scomparendo in conseguenza del modo in cui l’uomo ha modificato il loro ambiente: secondo gli scienziati l’attività umana ha avuto impatto sull’83% della terraferma dove, e partire dal 1970 (l’anno in cui e’ nata la Giornata della Madre Terra), il numero degli animali si è ridotto del 40% e di altrettanto quello delle specie marine e degli uccelli (tra questi ultimi 11.000 specie sono in declino). I dati più preoccupanti riguardano però gli insetti, ridotti di ben il 75% in alcune aree, e le barriere coralline. (@OnuItalia)