Tria al Palazzo di vetro: le sfide (e le tasse) dello Sviluppo sostenibile
Arturo Zampaglione
NEW YORK, 15 APRILE – Anche con un diverso approccio nel tassare le multinazionali si può rispondere – secondo Giovanni Tria, ministro italiano dell’economia e delle finanze – alle sfide lanciate dalla globalizzazione e dal perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. “Di fronte all’aggressiva pianificazione fiscale delle multinazionali, la comunità internazionale deve riflettere su ‘quanto’ pagano e su ‘dove’ pagano”, ha detto il ministro intervenendo al Palazzo di vetro a un panel del Forum sul Finanziamento per lo Sviluppo del ECOSOC. Tria ha anche ipotizzato una “minimun tax” per le società, in modo da evitare una concorrenza al ribasso che danneggia tutti.
Il Forum FfD, che si è aperto lunedì e si concluderà giovedi 18 aprile, punta a favorire la mobilitazione delle risorse finanziarie destinate allo sviluppo e alla attuazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, massimizzandone l’efficacia. Il Documento finale, che sarà adottato il 18 aprile e che ha visto il contributo determinante dell’Italia (attraverso il ruolo di co-facilitatore dell’ambasciatrice Mariangela Zappia) sarà alla base degli incontri di settembre a New York su questo tema dei capi di stato e di governo.
“Siamo a un momento critico per lo sviluppo sostenibile”, ha avvertito lunedì il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres dando il via ai lavori del Forum FfD. E ha chiesto di “accelerare l’azione per il raggiungimento degli obiettivi”. Certo, nessuno si nasconde la difficoltà di questo percorso in un momento in cui la crescita dell’economia mondiale rallenta e in cui multilateralismo e commercio internazionale sono sotto assedio.
Ma l’Italia non ha dubbi: è a favore dello sviluppo sostenibile e della lotta al cambiamento climatico. Questo è stato il messaggio lanciato da Tria che, in una sosta a New York dopo gli “Spring Meetings” delle istituzioni finanziarie a Washington, ha avuto una serie di impegni al Palazzo di Vetro. In un incontro con il vicesegretario generale dell’Onu, Amina Mohammed, il ministro dell’economia ha ribadito gli impegni italiani e ha insistito sulla necessità di dare coerenza alle politiche per lo sviluppo sostenibile, di aumentare gli investimenti pubblici e privati e di creare maggior coordinamento nell’azione delle banche come delle agenzie multilaterali.
Prima di ripartire per Roma, dove martedì lo aspetta l’udienza parlamentare sul Def, Tria ha parlato nella grande sala del Trusteeship Council Chamber del Palazzo di vetro al panel del Forum intitolato “Promuovere una crescita inclusiva e ridurre le ineguaglianze”. Il ministro ha ricordato, da un lato l’importanza della leva fiscale per finanziare gli obiettivi sociali, dall’altro le difficoltà di progettazione. E si è detto favorevole a una “minimum tax societaria”.