NEW YORK, 2 APRILE – Medici e infermieri sono soggetti sempre piu’ vulnerabili nei conflitti armati. Nel corso di una riunione informale del Consiglio di Sicurezza lItalia si e’ unita a un gruppo crescente di paesi che hanno aderito a una dichiarazione proposta dalla Francia per rafforzare le protezioni di chi corre in soccorso delle vittime delle guerre.
“L”Italia e’ orgogliosa di far parte dei 39 Paesi firmatari della Dichiarazione Politica a protezione del personale medico sempre piu’ soggetto di minacce nei conflitti armati”, ha commentato la Rappresentanza Permanente italiana all’Onu su Twitter.
La Dichiarazione e’ stata proposta durante una riunione in “formula Arria” convocata dalla presidenza di turno congiunta franco-tedesca. A presiedere i due ministri degli esteri Jean-Yves Le Drian e Heiko Maas. Le Dryan ha reso omaggio alla Croce Rossa che “gioca un ruolo essenziale in questa battaglia per porre in atto il diritto internazionale umanitario”.Maas ha ricordato che “nei conflitti i soccorritori sono attaccati per spargere paura. Soltanto in Siria l’anno scorso ci sono stati 139 attacchi a strutture sanitarie e ospedali”. (@OnuItalia)