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CWMUN 2019 all’Onu: Zappia ai giovani, “fatevi motore di cambiamento”

NEW YORK, 30 MARZO – Un appello ai giovani a farsi motore del cambiamento in nome del multilateralismo, della diplomazia, a difesa del clima e dell’eguaglianza di genere. La Rappresentante Permanente dell’Italia all’Onu Mariangela Zappia ha fatto gli onori di casa in Assemblea Generale ai tremila ragazzi venuti da oltre 110 paesi del mondo per Change the World, il Model UN di Associazione Diplomatici, quest’anno imperniato sul tema “Basta con i muri”.

L’ambasciatrice ha definito “un grande privilegio essere europei nell’ Unione Europea. In ogni famiglia ci sono problemi ma la famiglia è comunque un valore”. Il Model UN creato dall’imprenditore catanese Claudio Corbino e’ arrivato quest’anno alla ottava edizione: “Imparate dagli errori ed evitate di ripeterli. Abbattete i muri che non si vedono, pregiudizi, razzismo, intolleranza, politica e religiosa”, ha detto Corbino nella cerimonia inaugurale ai giovani ambasciatori di domani. L’iniziativa e’ ormai consolidata e Associazione Diplomatici, da un paio di anni e’ ONG regolarmente riconosciuta dalle Nazioni Unite.

Trenta anni fa con il crollo del Muro di Berlino si chiudeva una pagina nera del Novecento e si apriva un futuro carico di cambiamenti e di problemi. Aver cancellato il simbolo della divisione del mondo in due blocchi non ha però eliminato la nascita di nuovi muri, invisibili e per questo più pericolosi. E’ contro queste barriere che si sono misurati unendo le forze gli ambasciatori di domani che nella tre giorni di Change The World si sono misurati anche su argomenti più specifici come il terrorismo, il riscaldamento globale e la proliferazione di armi di distruzione di massa. L’ appuntamento che ogni anno si ripete nel Palazzo di Vetro è l’ evento più prestigioso della rete di occasioni proposte da Diplomatici per avviare i giovani alla mediazione internazionale in contesti di alto livello e per formare la classe dirigente del futuro. La risposta quest’ anno ha toccato il picco di iscrizioni, il numero degli stranieri ha superato quello degli italiani, sono cresciute delle adesioni dai paesi del Sud America, ma la novità sono i 40 studenti dall’ Australia.

“Con il muro costruito nel 1961 ognuno sapeva da che parte stare”, ha detto ai ragazzi Lucio Caracciolo, direttore di Limes : “Quando cadde molti pensarono che con una Germania unita, si sarebbe arrivati a una Europa Unita e a un mondo più unito. Non è andata così. Si sono creati altri muri, la moltiplicazione di stati, tutto è diventato più complicato. Combattete per le vostre idee. Non dovete essere semplici spettatori ma giocatori protagonisti”. L’ex premier Enrico Letta ha messo in guardia “dal peggioramento della democrazia, dai populismi e dai nazionalismi”. Nel confronto con la Cina e gli Stati uniti l’ Unione Europea può essere protagonista solo se unita: “L’Ue è stata troppo concentrata sulla finanza e sui mercati. L’educazione e la cultura devono tornare al primo posto. Dobbiamo chiedere ai nuovi leader l’estensione del progetto Erasmus”.

Il grande campione del calcio Michel Platini è stato l’ospite più atteso della cerimonia di apertura. “Il calcio mi ha cambiato la vita e mi ha reso migliore – ha detto tra l’ altro – Se volete cambiare il mondo ed essere leader non dovete mai dimenticare la solidarietà e il gusto del gioco. Il vero leader deve saper perdonare e condividere”. Ma e’ stata la senatrice a vita Liliana Segre, 88 anni, attiva testimone della Shoah italiana e anzi araldo della memoria, che ha raccolto, nel suo intervento in videoconferenza da Roma, la standing ovation“Nei lager non si va in gita, è un pellegrinaggio. Non si mangia, non si fanno selfie ma si sta in silenzio, magari con un abito leggero in inverno per sperimentare anche solo per mezz’ora che cosa si prova. Si ascolta solo la propria coscienza”. Dopo l’inaugurazione e’ partito il lavoro delle Commissioni, il dialogo e il lavoro di lobbying per costruire le alleanze in vista delle votazioni delle risoluzioni. Bruna Saavedra, 22 anni che studia alla Università of West London, rappresenta l’Italia in Assemblea Generale. “Sono portoghese e mi sento a mio agio a rappresentare un paese pacifico come l’Italia”, ha spiegato. (@OnuItalia)

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