NEW YORK, 28 MARZO – Alzare il livello di ambizione perché non c’è alternativa. “Le risposte alle minacce del cambiamento climatico e le azioni per uno sviluppo sostenibile ci impongono una visione di lungo termine che sia in grado di offrire soluzioni alle generazioni presenti e future sulla base di politiche e misure efficaci e da adottare fin da ora”. Lo ha detto oggi il ministro dell’Ambiente Sergio Costa nel corso di un dibattito organizzato dalla presidenza dell’Assemblea Generale su “Clima e Sviluppo Sostenibile per Tutti”.
“Il Segretario Generale Guterres ha definito il cambiamento climatico come il più importante rischio sistemico per l’economia globale e per il prossimo futuro, e noi concordiamo pienamente, ha detto Costa osservando che il successo dell’Agenda 2030 e l’attuazione degli impegni di Parigi deriveranno proprio da questa capacità di governare la complessità in modo integrato, bilanciato e coerente all’interno degli strumenti in essere e in previsione.
L’Italia sta lavorando in questa direzione per dare un senso universale al suo operato in una duplice funzione di responsabilità e di coerenza tra le politiche nazionali di promozione della sostenibilità e gli impegni volti verso l’esterno, sia in termini di cooperazione allo sviluppo che di sostegno e supporto ad iniziative globali comuni, ha detto il Ministro ricordando la recente inaugurazione, in collaborazione con FAO e UNDP, del Centro per il clima e lo sviluppo sostenibile per l’Africa, una piattaforma per fare sinergia fra i vari interventi per il clima e la sostenibilità nel continente africano. Attraverso il Centro si è dato sostegno all’azione del Segretario generale per il Sahel; nella medesima ottica si sta pensando di lanciare simili iniziative in altri contesti geografici del pianeta.
“Sempre con questo spirito che stiamo definendo numerosi accordi di partnership con Paesi africani e Piccole Isole del Pacifico e ancora con questo spirito, oltre che con la passione, la volontà e la determinazione, pensiamo di avere tutte le carte in regola proponendoci ad ospitare la COP 26 nel 2020″, ha ribadito Costa spiegando che l’Italia intende in questo modo mettere a disposizione il suo patrimonio italiano di credibilità, di capacità di dialogo e di ascolto verso tutto il mondo, per raggiungere risultati concreti sulla via della protezione del clima globale per le generazioni presenti e future”. (@OnuItalia)