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Agenzia Cooperazione: tre candidati, nomina direttore potrebbe arrivare a breve

ROMA, 19 FEBBRAIO – Dopo un anno di sede vacante, potrebbe essere imminente la nomina del nuovo direttore dell’Agenzia per la Cooperazione creata nel 2014 dal parlamento con voto quasi unanime. Ci sono tre candidati per il posto lasciato libero da Laura Frigenti per ragioni personali: l’attuale vicedirettore generale della cooperazione allo sviluppo alla Farnesina Luca Maestripieri, Emilio Ciarlo e Flavio Lovisolo, entrambi con responsabilità nella struttura dirigenziale dell’Agenzia, ai rapporti istituzionali e comunicazione nella sede centrale il primo,  alla direzione della sede di Tunisi il secondo.

La Viceministra Emanuela Del Re ha presentato la rosa dei candidati al Ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi per l’invio della sua proposta al Presidente del Consiglio, come stabilisce la legge 125. Maestripieri, Ciarlo e Lovisolo sono persone con un bagaglio di esperienze molto valide: “Il Ministro Moavero può scegliere con tranquillità e dare la sua indicazione al Presidente Conte per la nomina formale”, ha confermato a Vita.it Paolo Dieci, presidente di Link 2007.

La nomina potrebbe quindi avvenire a breve, come auspicato da tutti i soggetti della cooperazione internazionale allo sviluppo (ong, organizzazioni della società civile, regioni, enti locali, università, enti pubblici, imprese), sottolinea la rivista dedicata al Terzo Settore osservando che “per l’Agenzia e per l’efficacia della sua azione si tratta di una questione di importanza decisiva, date anche le necessità di massimo coordinamento con il Maeci e la Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo, di consolidamento dei rapporti europei e internazionali, di sinergie tutte da costruire con l’istituzione finanziaria Cassa Depositi e Prestiti, di interazione con i ministeri, le istituzioni e gli enti territoriali coinvolti, anche ai fini di rafforzare la cooperazione bilaterale che, con l’impegno della Viceministra De Re, il Governo italiano sta rilanciando, moltiplicando e qualificando in molte aree divenute di primario interesse”. (@OnuItalia) 

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