NEW YORK, 16 DICEMBRE – Di fronte alle minacce dei Kim Jong Un, l’Italia appoggia gli sforzi dell’Onu di stabilire un canale di comunicazione con la Corea del Nord e invita il consiglio di sicurezza all’unità sulle sanzioni contro Pyongyang.
L’ambasciatore italiano ha chiesto Pyongyang di abbandonare il suo programma di armi chimiche e di aderire immediatamente alla Convenzione sulle armi chimiche. E secondo Cardi, la strategia delle sanzioni può funzionare solo a due condizioni: “La piena e completa attuazione delle misure da parte dell’intera membership dell’Onu e l’unità del Consiglio in questa materia”.
“Come presidente del comitato sanzioni – ha spiegato nel suo intervento – l’Italia ha lavorato per migliorare l’attuazione delle misure. Abbiamo raggiunto l’intera membership per promuovere una migliore comprensione del regime sanzionatorio, affrontare ogni problema che potessero insorgere nell’attuazione delle misure e facilitato il dialogo tra stati membri e Commissione di esperti”.
Cardi ha osservato che “restano ancora molte sfide”, perché un regime sanzionatorio vasto e complesso come quello in piedi dalla comunità internazionale contro sul regime di Pyongyang “richiede costante interazione con gli stati membri per colmare gap informativi”. Ci sono anche problemi di tempistica: il rinvio nella trasposizione delle sanzioni nelle normative nazionali – ha spiegato l’ambasciatore italiano in Consiglio – può creare opportunità di evasione delle misure.
AZ, 16-12-2017